GAME OVER LIFE

Progetto

“GAME OVER life”

 

Referenti del progetto:

Chiappa Michela, Gaetano Carpena

 

Premessa

Il gioco d’azzardo si presenta come un fenomeno di dimensioni rilevanti e in continua e forte

espansione che sta assumendo negli ultimi anni implicazioni di carattere economico, sanitario e

sociale di proporzioni importanti per la popolazione coinvolta.

La sua legalizzazione, la continua differenziazione dei giochi esistenti e la diffusione capillare di

luoghi dove giocare, sono i principali fattori che hanno determinato un aumento notevole del

numero dei giocatori con un forte rischio di evoluzione verso una situazione problematica o

francamente patologica. Vi è poi l’impressione che la situazione socio-economica critica, non freni

il fenomeno ma anzi possa portare al pensiero magico e illusorio di cambiare la propria vita

attraverso una vincita al gioco, lasciando il proprio destino nelle mani della fortuna.

 

Quadro di riferimento:

La dimensione del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia è difficilmente stimabile in quanto, ad

oggi, non esistono studi esaustivi. La popolazione italiana totale è stimata in circa 60 milioni di

persone, di cui il 54% ha giocato d’azzardo (cioè spendendo denaro), almeno una volta negli ultimi

12 mesi. La stima però dei giocatori d’azzardo “problematici” (cioè coloro che giocano

frequentemente investendo anche discrete somme di denaro, non hanno ancora sviluppato una

vera e propria dipendenza patologica ma sono a forte rischio evolutivo) varia dall’1,3% al 3,8%

della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d’azzardo “patologici” (cioè con una vera

e propria malattia di dipendenza) varia dallo 0,5% al 2,2% (DPA, Ministero della Salute, 2012). Da

alcune osservazioni inoltre emergerebbe che il 60% degli introiti totali da gioco (almeno per quanto

riguarda le slot-machine) sarebbero alimentati proprio da questa classe minoritaria di giocatori

patologici più vulnerabili.

Nonostante il divieto di giocare per i minori di anni 18, nella popolazione studentesca la pratica del

gioco d’azzardo è stata dichiarata dal 49,4% degli intervistati. Questa popolazione è composta da

una quota di giocatori sociali (39,0%), da giocatori problematici (7,2%) e da giocatori patologici

(3,2%). I soggetti di genere maschile hanno una prevalenza di gioco nettamente superiore rispetto

a quelli di genere femminile (59,2% vs. 37,1%).

Un’interessante anche se preoccupante associazione è stata trovata tra frequenza della pratica del

gioco d’azzardo e consumo di sostanze che evidenzia una correlazione lineare tra le due

condizioni sia nella popolazione giovanile (15-19 anni) che generale (15-64 anni) (Indagine SPSDPA

del 2013 popolazione 15-19 anni).

Sono in costante aumento le persone assistite in Emilia Romagna per dipendenza da gioco

d'azzardo. A dicembre 2013 quelle seguite nei Sert, i Servizi per le dipendenze Ausl, erano 1102, il

37% in più rispetto all'anno precedente (802 nel 2012) e il più del doppio rispetto al 2010 (512).

I pazienti sono prevalentemente italiani (91,7%) e di sesso maschile (79% rispetto al 21% di

donne). La fascia di età più numerosa è tra il 41 e i 50 anni (29,5%); segue l'età 51-60 anni

(23,2%) e i 31-40 (19,3%). Secondo una ricerca del Centro nazionale delle ricerche (l'indagine

Ipsad-Italia edl 2010/2011) si stima che in Emilia Romagna i giocatori d'azzardo siano circa 10000.

 

Obiettivi generali:

Dal quadro fin qui delineato emerge come, per affrontare questa problematica, sia necessario

intervenire su diversi livelli:

- individuale, attraverso un’adeguata offerta di servizi di cura ed assistenza per i giocatori

patologici e le loro famiglie;

- sociale, per una sensibilizzazione e una corretta informazione rivolta agli operatori sociali

territoriali e agli esercenti dei locali in cui si gioca al fine di conoscere il fenomeno e intercettare

precocemente chi sta sviluppando la problematica.

- territoriale, per sviluppare azioni di comunicazione e di prevenzione universale rivolte alla

popolazione generale e agli studenti.

- istituzionale, per una collaborazione e sensibilizzazione rivolta agli amministratori locali al fine di

attivare le adeguate azioni di contrasto, prevenzione e aggancio precoce nei rispettivi territori e per

sviluppare sinergie con i servizi di cura presenti nei diversi ambiti territoriali.

 

Azioni e soggetti di riferimento:

In questa ottica si pensato di redigere il seguente Piano di intervento territoriale, di prima valenza

annuale, con le azioni previste per il 2015 nei seguenti ambiti di intervento:

 

_ AZIONE 1: INTERVENTI DI PREVENZIONE SPECIFICI INTERVENTO PREVENTIVO

NELLE SCUOLE SECONDARIE DI I e II GRADO

Attività previste

- incontri di coordinamento e collaborazione con gli insegnanti per la definizione, preparazione e

promozione degli interventi nelle scuole secondarie di I e II grado;

- corso di formazione in n. 2 incontri di 3/4 ore rivolto ai docenti sulla prevenzione rispetto al gioco

d’azzardo, attraverso l’utilizzo di metodologie e strumenti specifici da utilizzare in classe (video

“Lucky”, guide e manuali, ecc.);

- percorso di prevenzione da effettuare nelle classi da parte dei docenti, con incontri di

accompagnamento in itinere e valutazione al termine del percorso.

Gli interventi verranno costruiti e modulati in relazione alle specifiche esigenze delle scuole.

 

Tipologia dell’intervento di prevenzione adottato

La tipologia di intervento di prevenzione adottato si colloca nell’ambito della prevenzione

universale nel contesto scolastico. La scuola infatti permette di raggiungere un elevato numero di

ragazzi del territorio in un contesto educativo dove è possibile coinvolgere anche gli adulti con un

ruolo educativo.

In particolare è stata dimostrata la correlazione tra la presenza di cognizioni erronee relativamente

al gioco d’azzardo e l’insorgenza e strutturazione di un problema di gioco d’azzardo. Appare quindi

necessario intervenire precocemente sulle cognizioni erronee degli studenti. Si intende inoltre

promuovere, in quanto fattori protettivi, le life skills degli studenti. Le life skills sono definite

dall’OMS come quelle “abilità che mettono in grado un individuo di adottare strategie efficaci per

affrontare i diversi problemi della vita quotidiana”. In particolare verranno sviluppati il senso critico,

il problem solving e la capacità di prendere decisioni.

 

Criteri qualitativi di scelta

Docenti:

La scelta del target docenti è legata alla dimostrata efficacia di interventi nel contesto scolastico

che si basano sulla formazione dei docenti quali "moltiplicatori dell'azione preventiva" in quanto

figure educative fondamentali per trasmettere messaggi di promozione della salute.

Studenti:

La fascia di età 11-13 anni e 14-19 risulta essere cruciale da un punto di vista preventivo e

permette di intervenire precocemente.

Obiettivi di efficacia (cambiamento nelle conoscenze, negli atteggiamenti e nei comportamenti dei

destinatari ecc.)

Studenti: aumentare le conoscenze sul gioco d’azzardo e correggere le cognizioni erronee.

Docenti: aumentare le conoscenze sul gioco d’azzardo, sui fattori di rischio e fattori protettivi, sui

modelli di prevenzione efficaci e sugli strumenti operativi da utilizzare in classe.

Impianto del sistema di monitoraggio e prima valutazione degli esiti

Il sistema di monitoraggio prevede una valutazione di processo e una di risultato. Per quanto

riguardo la valutazione di processo verranno indicativamente utilizzati i seguenti strumenti: scheda

di iscrizione, fogli firma per corsi ed incontri, scheda di monitoraggio attività in classe, schede di

monitoraggio compilate dagli operatori; questionari di customer satisfaction. Per la valutazione di

risultato è prevista la somministrazione di questionari prima e dopo l’intervento.

progetto Game Over Life.pdf